lunedì 9 febbraio 2015

Teorema Catherine

                        Teorema Catherine di J.Green



Quest’anno è l’anno di John Green.
Dopo l’uscita del film ‘Colpa delle stelle’ le librerie si sono riempite di suoi libri, perché non prenderne uno?
Molte persone hanno trovato ‘Teorema Catherine’ noioso e uno dei suoi peggiori libri, in quanto i personaggi erano fastidiosi e poco realistici; ma, a mio avviso, sono ben sviluppati e in poche pagine hanno una sorprendente crescita psicologica.
Partiamo dalla trama: Colin è un ex-bambino prodigio che, dopo il diploma, viene scaricato dalla diciannovesima Catherine; preso dalla disperazione decide di partire con Hans, il suo migliore amico, per un’avventura che si fermerà pochi giorni dopo, avendo trovato un bizzarro lavoro. Qui incontrano Linsday, una ragazza furba ma allo stesso tempo simpatica e molto dolce.
Tra strane avventure, nuove conoscenze e curiosità storico-matematiche, Colin cerca di creare un teorema che gli permetta di prevedere la buona riuscita di un rapporto e da applicare in relazioni future.
A prima vista un lettore potrebbe essere spaventato dalla presenza troppo invadente della matematica, che si intuisce già sfogliando il libro (anch’io un po’ lo ero), ma non è così, in quanto le tre equazioni e i grafici presenti sono in spiegati in modo semplice sia dal protagonista, che nelle note a pie’ di pagina. Quindi non preoccupatevi!
Come già detto il gruppo protagonista merita, in quanto è divertente ed eterogeneo; abbiamo Colin, un ragazzo con il passato da prodigio che non riesce a trovare una soluzione alla sua situazione sentimentale e alla dipendenza dalla Catherine, poi c’è Hans, un ragazzo grassoccio e simpatico, appassionato di serie TV e cerca di alleggerire il senso di onnipotenza del suo amico, e, infine c’è il volto femminile, Linsday, una ragazza che sembra forte e tosta, ma che si rivela dolce e molto fragile.
Questo libro potrebbe piacere a tutti, perché è fondamentalmente una storia di amicizia e di aiuto reciproco, infatti la parte romantica è alla fine ed è fluida, tanto da non dare fastidio (ve lo dice qualcuno che non apprezza i libri troppo melensi o dove è un continuo susseguirsi di dimostrazioni di amore incondizionato).
Mi ha lasciato l’amaro in bocca il fatto di non conoscere le storie di tutte le Catherine, la cosa avrebbe reso il libro prolisso, ma mi sarebbe piaciuto sapere come Colin le ha conosciuto o cosa si ricordava di loro, ma è un dettaglio che ti viene in mente se proprio si deve cercare un punto a suo sfavore.
Un altro dettaglio che potrebbe dare fastidio è la presenza di dialoghi non accompagnati dalle descrizioni delle azioni, nei momenti di maggiore interesse o di svolta nella trama, lasciando intuire ciò che avviene.
‘Teorema Catherine’ è un libro molto carino, che lascia un piccolo insegnamento: basta essere quello che si è per essere interessanti. Di sicuro non è un libro di altissimo livello o molto complesso, ma è divertente e che può essere una lettura da fare quando si ha un po’ di tempo libero e non si vuole qualcosa di estremamente impegnativo.

Buona lettura!

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