sabato 25 febbraio 2017

A VOLTE SI MUORE di C.Vergnani

Una società allo sfascio, dove delinquenti e stupratori la fanno da padrone, dove per sopravvivere bisogna essere armati fino ai denti o avere soldi. In questo ambiente malsano si muove un'ombra che terrorizza tutti portando tortura e morte a coloro che se lo meritano.



La situazione di Vergy e Claudio non è delle più semplici: tornati da un lavoro dagli Stati Uniti si sono trovati senza una casa in cui stare, perciò sono costretti a cercarsi in un rifugio dove proteggersi per evitare di essere uccisi dai delinquenti che girano per la città. Si recano così in un vecchio edificio fatiscente tra la città e un vecchio cimitero. E proprio qui, in mezzo alle lapidi, che fanno la conoscenza del Bisbiglio, un killer che non teme di sporcarsi le mani con le torture più orride.
In una società in disfacimento c'è bisogno di un eroe che non  segue le regole e che alcune volte si deve sporcare le mani di sangue.
Anche se è il terzo volume di una serie non è strettamente necessario conoscere tutti gli avvenimenti precedenti, in quanto le vicende non sono strettamente collegate e i personaggi vengono descritti nuovamente e riassunti anche gli avvenimenti che ci interessano per comprendere la storia.                                                                  Ho apprezzato veramente molto questo libro per diversi motivi.
Il primo sono i personaggi politicamente scorretti e tutt'altro che eroi senza macchia. Claudio è un uomo consumato dall'ansia e dalla depressione, è il più sensibile dei due, ma questo non gli impedisce di lottare, mentre Vergy (che ho letteralmente adorato!) è un uomo che non teme di camminare per le vie dell'inferno, è testardo e ha sempre la battuta pronta.                 Meravigliosi sono i battibecchi tra i due e quelli tra Vergy e i personaggi che si avvicendano nel corso  della narrazione: sono geniali e irriverenti, ma ci permettono di comprendere in modo ancora più vivido la psicologia di questi.
Altro elemento che mi è piaciuto è la narrazione: Vergy e Claudio non vanno in cerca del Bisbiglio. I due protagonisti non vogliono scontrarsi con questo assassino, ma le loro strade continueranno a incrociarsi, ma non con insistenza, bensì come se fosse una banale casualità all'interno di un mondo
che sta andando a rotoli.                                                La storia si muove in un panorama sociale che mette i brividi in quanto sembra molto, troppo vicino a quello che ci potrebbe succedere: i cittadini comuni sono indifesi di fronte a una mafia e a un élite sempre più ricca, non arrivano a fine mese e molto spesso sono loro stessi a dover diventare dei criminali per sopravvivere, si creano così innumerevoli e squilibrate bande di malviventi.                                                                 Tutto sembra ancora più reale grazie alla sensazione e all'atmosfera di decadenza che permane questo libro, rendendolo fin troppo reale.
E' un romanzo che vi terrà attaccati alle pagine (o all'e-reader) per tutto il tempo grazie a personaggi complessi e affascinanti, a una storia da mozzare il fiato e con un finale che vi lascerà a bocca aperta. 
Buona lettura!


sabato 11 febbraio 2017

The Crown (I stagione)

E' probabilmente la monarchia più amata in Europa, sono conosciuti in tutto il mondo grazie alle pagine patinate dei vari giornali, ogni momento della loro vita è finito in televisione o sui giornali...ma sappiamo veramente tutto dei Windsor?


Elisabetta è una giovane donna con un marito amorevole, una meravigliosa casa a Malta, due figli stupendi e una vita che procede tranquilla, ma suo padre si ammala all'improvviso obbligandola a tornare a Londra e affrontare il suo destino: lei è destinata a essere la futura regina d'Inghilterra.
Giorgio, suo padre, l'inizierà all'arte del governo e dei doveri di un buon sovrano, ma non riuscirà a prepararla al mondo di squali che in realtà l'aspetta. Giovane e inesperta, si trova a dover affrontare i pregiudizi della nobiltà e del suo Primo Ministro, Wiston Churchill (al suo secondo mandato), che la vede ingenua e immatura per un tale ruolo, ma Elisabetta non si arrende e cerca di seguire le orme del padre e di fare sempre la scelta giusta.
Purtroppo ciò non sarà sempre possibile. La sua vita pubblica si mescola irrimediabilmente con quella privata, portando spesso a vere e proprie lotte tra i ruoli che Lilibeth ricopre, ovvero quello di regina e quello di madre/sorella/moglie. Infatti, se prima Filippo appare amorevole e desideroso di facilitare il lavoro della moglie, ben presto si crea un terribile clima di tensione che rende tutto ancora più complicato.
The crown è una serie moto interessante sotto molti punti di vista, il primo di sicuro è la bravura dei personaggi: Claire Foy, che interpreta la regina, è un'attrice grandiosa, che riesce a passare da essere una donna smarrita e confusa a essere una regina forte e risoluta, vi è poi un eccezionale Matt Smith che riesce a farsi odiare un momento e il secondo dopo farsi perdonare, trasmettendo sempre un certo senso di ambiguità. Ma di sicuro il migliore, a mio avviso, è stato John Lithgow, la sua interpretazione mi ha fatto fatto credere di trovarmi veramente di fronte al vero Wiston Churchill, un uomo ancorato alla tradizione, e all'alone mitico in cui è avvolta la sua persona, restio ad accettare il tempo che scorre e le nuove esigenze.
Molto interessante è anche la storia che ci viene raccontata: non solo ci troviamo di fronte ai primi
anni di regno di Elisabetta, ma anche di fronte alla storia d'amore di Margaret e ai sotterfugi più o meno discutibili messi in atto da una famiglia tutt'altro che normale. La politica è un membro influente della famiglia Windsor, con cui, tutti i membri, sono costretti a che fare, nemmeno la regina può sentirsi libera di agire come preferisce se vecchi tradizioni, leggi antiche o una classe politica troppo conservatrice glielo impedisce.
Molti l'hanno considerata troppo autocelebrativa, ma non credo che possa essere considerata come tale per un semplice motivo: vengono portati alla luce alcuni scandali che hanno messo in serie difficoltà la corona e hanno mostrato una regina manipolata molto spesso dagli altri, se avessero voluto fare un elogio avrebbero realizzato un'opera molto più vicina a The Queen, cosa che potevano benissimo fare in quanto lo sceneggiatore è lo stesso.
L'unica cosa è che i tempi sono lunghi e dilatati, proponendo quindi un dramma incentrato sulla politica, perciò se le storie dai ritmi lenti non sono di vostro gradimento purtroppo non è la serie per voi, ma se amate la famiglia Windsor non potete perderla.
Buona visione!