domenica 6 dicembre 2015

LOLITA di V.Nabokov



Libro con tematiche molto complesse e, sotto alcuni versi, grottesche, che ci fanno sentire colpevoli e affascinati da questi protagonisti così oscuri e spregevoli.
La storia ci viene raccontata attraverso una confessione destinata alla giuria, scritta da Humbert Humbert, che deve subire il processo per omicidio e pedofilia.
Humbert è un uomo affascinante, che deve cercare di celare ma allo stesso tempo soddisfare la sua passione per le ninfette (queste bambine con una sensualità innata). Cercando di celare questo peccato, decide di rincorrere a un matrimonio di comodo, ma che fallisce. Fu così che si trasferisce in America, dove rimane immediatamente intrappolato nella visione di Dolores "Lolita" Haze, la figlia della sua padrona di casa, di appena dodici anni.
Lolita è una ragazza moderna, un po' rozza, indisciplinata, ma bellissima, che ha un rapporto molto burascoso con gli adulti, trovando come unico appoggio Humbert. Quest'ultimo ne rimane incantato e seguendo il desiderio di possederla decide di sposare la madre della ragazza, ma quando questa cercherà di allontanare la bambina dal nuovo nucleo familiare, decide di trovare un piano per impedirglielo.
Alla dipartita della madre Humbert e Lolita partono per un viaggio, dove finalmente l'uomo potrà averla, ma che li condurrà alla loro disfatta.
Il tema non è facile da digerire, ma proviamo quasi pena per questo uomo che crolla davanti alla sua debolezza e che sta cercando di raggiungere il suo obiettivo, per quanto il comportamento sia ignobile. Ci troviamo quindi ad appoggiarlo e fare il tifo per lui, per poi allontanarcene quando il suo comportamento è ignobile.
Per Lolita la cosa diventa più complessa, rimaniamo affascinati da questa bambina dispettosa, ma allo stesso sconvolti dalla sua precocità. E' furba, tanto da riuscire a usare a suo vantaggio le debolezze di Humbert, ma rimaniamo turbati da come definisce il loro rapporto (usando termini come violenza e stupro) o il suo comportamento davanti a richieste di prestazioni.
Nabokov riesce a dipingere due protagonisti dalle mille sfaccettature: calcolatori, freddi, passionali, infantili, ma soprattutto aguzzini e vittime allo stesso tempo.
Lo stile di scrittura è quasi dialogale, infatti Humbert sta parlando a una giuria, e scorrevole, non ci si annoiai catturati da questa storia così strana, ma affascinate. Bisogna tenere conto che il tema potrebbe richiamare, anche se lo stile se ne allontana fortemente, infatti troviamo termini sofisticati, un flusso di coscienza, quindi ci sono alcune parti che sembrano non c'entrare con la storia, ma tutto si collega in modo perfetto alla linea narrativa principale, creando un perfetto connubio tra il drammatico, il romantico e il giallo.
Rimaniamo intrappolati in una rete di misteri e di desiderio, che ci porta a volerne sempre di più, facendo entrare queste pagine nel nostro cuore.
Buona lettura!

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