domenica 8 novembre 2015

A qualcuno piace caldo



Un film del '59 che non ha nulla da invidiare alle commedie romantiche di oggi, anzi forse ha tanto ancora da insegnare.
La storia si svolge in pieno proibizionismo, Jerry e Joe sono due musicisti squattrinati che devono saltare da un ingaggio all'altro per sopravvivere. Quando perdono anche l'ultimo lavoro vengono a conoscenza che un'orchestra sta cercando un sax e un contrabasso, il problema è che l'orchestra è solo femminile.
Costretti a rinunciare anche a quest'ingaggio decidono di accettarne un altro, più misero, ma mentre stanno prendendo la macchina rimangono coinvolti in un regolamento di conti mafioso e sono così costretti a fuggire. Per ciò decidono di travestirsi da donna ed entrare a far parte dell'orchestra femminile. Qui incontrano Sugar (Zucchero nel doppiaggio italiano), donna con un piccolo problema d'alcool e che si innamora in continuo di uomini che l'abbandonano, ormai convinta di non trovare più l'amore della sua vita (magari un giovane ricco miliardario).
I due musicisti si innamoreranno immediatamente di lei, ma quello che riuscirà ad uscire con lei effettivamente sarà Joe, fingendosi un ricco erede di un'importante famiglia.
Ma non sanno che i mafiosi li hanno trovati...
E' un film polizesco che prende immediatamente, sin dal primo minuto, una piega comica grazie, anche, ai dettagli più piccoli. Ciò dimostra come le inquadrature siano state studiate per dare allo spettatore un'immediato senso di ridicolo, ma anche di appartenenza, a questi strani avvenimenti.
I personaggi sono resi benissimo, in pochi secondi riusciamo a capire con chi abbiamo a che fare.
Abbiamo Joe, il furbo del duo, che riesce a conquistare la bella Sugar/Zucchero raccontandole quello che si vuole sentir dire e fingendo di essere qualcun altro, Jerry il più posato e quello che cerca di pensare al domani, viene sempre fregato dall'amico ma ciò non gli impedisce di aiutarlo e assecondarlo ogni volta. Sugar/Zucchero, invece, è la ragazza bella e ingenua, che riesce a conquistare tutti grazie al suo fascino, ma che è rimasta ferita e abbandonata dagli uomini troppe volte.
Intorno a questi personaggi se ne muovono altri che sono dipinti in modo perfetto senza mai fermare la narrazione, in poche battute ci innamoriamo o odiamo quella persona, non c'è bisogno di nient'altro.
Come già detto le situazioni sono ridicole, lo spettatore è quasi portato a chiedere come mai tutti ci cascano in questi inganni quasi infantili, senza però rimanere mai deluso o annoiato. Anzi!
Molto spesso la comicità sta nel piccolo dettaglio che fa percepire l'inganno, qualcuno che astutamente lo coglie e, infine, alla creazione di una nuova scusante per spiegare il malinteso o l'ingenuità di un altro personaggio.
E' un film meraviglioso, che vi vorrei consigliare, in quanto ci troviamo di fronte a un pilastro della cinematografia americana e a una meravigliosa Merilyn Monroe.
Non spaventatevi per il bianco e nero o per la data, è un film che potrebbe benissimo essere stato realizzato oggi, anzi l'ho trovato molto più piacevole, in quanto privo di tanti fronzoli e di mille scene che non hanno un vero e proprio scopo, se non quello comico o di mostrare quanto sia o non sia bella la vita di copia. Qui, infatti, ci troviamo davanti a 120 minuti di film in cui non ci annoia mai e dove la storia scivola via senza diventare pesante.
Perciò, correte a vederlo!

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